Pupi Avati attacca il cinema italiano: “Negli Usa mi apprezzano”

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Ciò che un po’ delude é scoprire che il cinema italiano d’autore continua a riscuotere un grande successo all’estero piuttosto che nel nostro Paese.
L’esempio di questa realtà é dato da Pupi Avati: lo scorso sabato Francesca Valente, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, ha ritirato proprio per conto del regista, il Grand Award as Best Feature del WorldFest di Houston 2010.

I fratelli Avati hanno poi commentato questa vittoria con dichiarazioni che vanno ad attaccare non solo il nostro Paese, ma anche il David di Donatello che proprio in questa stagione hanno snobbato i film di Pupi.
“Meno male che almeno negli Usa si sono accorti di noi e del resto non è la prima volta che succede. Pensare che nelle nominations dei David di Donatello, premio al quale avevamo proposto i nostri due ultimi film, ‘Gli amici del bar Margherità e ‘Il figlio più piccolo’, non abbiamo ricevuto neanche una citazione e non siamo entrati nelle cinquine, neppure come miglior vice attrezzista. Forse in Italia c’è qualcosa che non quadra o non siamo considerati abbastanza”.

Alessandra Battistini

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