Brignano contro i “cinepanettoni”: “Descrizione volgare dei romani”

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Enrico Brignano si é presentato agguerrito alla presentazione del suo nuovo film “Sharm el Sheikh”, in uscita il 17 settembre, pellicola diretta da Ugo Fabrizio Giordani, dove il popolare attore romano di teatro, cinema e televisione ha lavorato con Giorgio Panariello e Maurizio Casagrande.
La storia narrata racconta di due dirigenti, interpretati da Casagrande e Brignano, disposti a tutto pur di ottenere le simpatie del capo, interpretato da Panariello, che ha deciso di licenziare uno dei due.
Nel film non mancheranno battute e gag divertenti che si affidano alla vera comicità, quella naturale, semplice e soprattutto priva di volgarità o nudità banali e fin troppo presentate nel mondo dello spettacolo.

“In questo film non c’è nulla di quello che di solito identifica un ‘cinepanettone’, termine spesso usato per criticare”, ha spiegato l’attore, che ha poi iniziato una sua personale battaglia contro questo tipo di film.
“Grazie a Dio non ho mai fatto ‘cinepanettoni’: da romano non avrei mai potuto digerire quei ruoli dove siamo descritti sempre in maniera volgare”, continua Brignano.
Con la sua dichiarazione va direttamente a chiamare in causa l’attore Christian De Sica e il suo fido compagno di avventure Massimo Ghini: “De Sica fa De Sica. Lo fa da venticinque anni. Io non avrei potuto fare De Sica. Piuttosto avrei potuto ritagliarmi nel ‘cinepanettone’ un ruolo minore, ma quelli legati al romano sono un po’ troppo biechi, legati al trivio, a una comicità un po’ bassa e a me non piace questo tipo di romanità. Nel mio piccolo faccio una piccola battaglia personale e scelgo di non scendere a compromessi con certe volgarità”.

Alessandra Battistini

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