Veronesi analizza la sfida tra adolescenti e adulti

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Prendiamo due mondi pieni di complessità, da un lato i figli e dall’altro i genitori, con loro tutte le difficoltà di comunicazione gli uni con gli altri.
Questa é stata l’idea di “Genitori e figli: agitare bene prima dell’uso”, l’ultimo film di Giovanni Veronesi, il bravo regista che decide di analizzare le dinamiche interne alla famiglia e quindi lo scontro generazionale.

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“Lo scontro è importante perché nelle famiglie in cui manca si annidano solitudine e rabbia”, spiega lui.
Il cast del film é davvero ottimo, troviamo infatti Silvio Orlando, Michele Placido, Margherita Buy, Luciana Littizzetto ed Elena Sofia Ricci.

A parlare del film é il regista, in attesa di poterlo vedere al cinema a partire dal 26 febbraio: “Abbiamo cercato di capire quali differenze ci fossero nei nostri 14 anni rispetto ai ragazzi di oggi. Ci siamo affidati ai temi dei ragazzi dei licei, in particolare uno di Foggia e uno di Bologna. Ho notato una certa differenza tra i ragazzi del Nord e quelli del Sud. I primi sono stati molto ‘politically correct’, mentri gli altri li ho trovati molto più sinceri, nonostante qualche errore di grammatica”.
Alberto (Michele Placido) é un professore che dopo una lite con il figlio, decide di assegnare alla sua classe un tema sul rapporto tra genitori e figli. Nella sua classe troviamo anche Nina (Chiara Passarelli), una ragazza di 14 anni che per la prima volta parlerà del suo rapporto con i genitori, della mamma Luisa (Luciana Littizzetto) e del padre Gianni (Silvio Orlando) che le ha lasciate per andare a vivere su una barca.

Alessandra Battistini

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