Alza la testa – la storia del pugile fallito

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alza-la-testaDopo tre anni da L’aria salata, un film dal tema analogo, Alessandro Angelini ritorna alla regia con una nuova pellicola, Alza la testa, un film incentrato sui rapporti problematici tra padre e figlio. Questa volta è toccato a Sergio Castellito il premio come migliore interpretazione maschile, precedentemente consegnato a Giorgio Colangeli.

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La pellicola è approdata in tutte le sale cinematografiche il 6 Novembre, distribuita dalla 01 Rai Cinema. A parte il tema in comune, i due film si presentano molto diversi al pubblico. Una sostanziale differenza è data dal fatto che il rapporto instauratosi tra padre e figlio sono un punto di partenza e non di arrivo.

La pellicola di Angelini ci racconta la storia di Antonio Mero, operaio di un cantiere nautico a Fiumicino. E’ un uomo ruvido e, benché il suo mestiere lo porti ogni giorno sulle navi, non ha mai viaggiato perché ha paura di tutto ciò che è diverso da sé. Ha un figlio, Lorenzo, che ha cresciuto in completa solitudine da quando la sua compagna, Denisa, una donna albanese, li ha lasciati. Lo ha educato nel mito della boxe, incitandolo ad alzare sempre la testa, sul ring come nella vita.

I due vivono in un delicato equilibrio che viene sconvolto dal ritorno di Denisa e dall’incontro di Lorenzo con una ragazza, Ana. Quando Lorenzo ha un incidente e i medici dicono che non c’è niente da fare, Mero dà il suo assenso all’espianto del cuore. Ma il dolore lo stringe in una morsa e, aggirando la legge, riesce a scoprire il nome del ragazzo che ha ricevuto il cuore di Lorenzo. Lascia così Fiumicino e la sua regione per compiere un viaggio verso il Nord e conoscere il ragazzo che spera abbia qualcosa in comune con il suo Lorenzo.

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